La giovane paziente nella foto ha una emiplegia destra all’arto inferiore, conseguente ad una lesione al snc avvenuta circa 2 anni e mezzo fa. Ha iniziato le terapie con noi circa un anno fa.
La situazione era questa: il ginocchio tendeva ad andare in recurvato, con una importante raas (ipertono) ai muscoli del polpaccio, irradiazione alle dita (grasping), andatura falciante e si stava adattando a camminare con questo schema con un tutore (molla).
Abbiamo lavorato sul controllo del ginocchio e sull’inibizione dell’ipertono al polpaccio (aveva già effettuato due volte il botulino!!!), abbiamo dovuto smontare il suo modo di camminare ricominciando da capo.
Si è trattato di un lavoro difficile perché alcuni schemi patologici si erano stabilizzati.
Abbiamo dovuto capire quando c’era un problema di sensibilità, quando la reazione allo stiramento era diventata abnorme e quando la ragazza semplicemente aveva imparato a muoversi con uno schema estremamente povero, rigido, pur essendo in grado di camminare meglio, e così aveva continuato.
E questi sono i risultati: migliore controllo del ginocchio durante il passo, migliore appoggio del tallone, controllo dell’avampiede, piede cadente quasi scomparso.
Gli esercizi sono diventati sempre più complessi e più “fini”, si sono adattati alle sue nuove possibilità, la sua percezione del piede è migliorata.
Ma quello che interessa di più alla nostra paziente è che, a parte qualche piccolo problema visibile solo all’occhio di un esperto e in via di ulteriore miglioramento, ora cammina bene!