La lunghezza della camminata è il vero fattore determinante per ottenere i migliori benefici, non la velocità.
Ora uno studio scientifico pluriennale lo conferma.
La camminata è lo sport più naturale e più benefico.
A tutte le età rappresenta l’esercizio più economico, meno impegnativo in termini di attrezzatura e si può praticare senza obblighi di orario.
Quali benefici ha sulla salute?
Aiuta a regolare la pressione, sia alta sia bassa.
Aiuta a controllare la glicemia e il sovrappeso.
Migliora la funzionalità polmonare, la circolazione sanguigna.
Abbassa il colesterolo cattivo.
Migliora le funzioni cognitive.
Praticata all’aria aperta aumenta la produzione di vit D
Combatte l’osteoporosi.
Favorisce la socialità.
Camminata veloce o lenta?
Esistono molti stili di camminata, in uno studio statunitense sono stati presi come parametri il conteggio dei passi quotidiano e la frequenza dei passi al minuto.
Quindi la distanza percorsa e la velocità.
La domanda a cui hanno cercato di dare una risposta gli esperti : è meglio camminare a lungo, camminare di meno ma più veloci o entrambe sono importanti?
La ricerca
Lo studio ha coinvolto circa 5 mila adulti di età superiore a 40 anni.
E’ stato chiesto di indossare un contapassi con gps per il controllo della distanza percorsa, per 6 giorni a settimana.
La ricerca si è estesa nell’arco di 10 anni.
I partecipanti sono stati suddivisi in diversi gruppi secondo lo stile preferito di camminata.
I risultati sono stati analizzati in termini di mortalità per malattie cardiovascolari e cancro.
Le conclusioni sono molto interessanti.
Indipendentemente dallo stile preferito: camminata veloce, lenta, piccoli passi, lunghe falcate il fattore determinante è la durata: ciò che più conta è camminare a lungo.
Lo studio ha messo a confronto persone sedentarie, altri che camminavano mediamente di 4 mila passi al giorno e persone che arrivavano a percorrere 12 mila passi al giorno.
I benefici maggiori in termini di mortalità sono stati ottenuti da chi camminava per 12 mila passi al giorno.
Questi studi sono molto importanti per le persone anziane e per i professionisti sanitari che lavorano con la terza età.
E’ opinione diffusa che la camminata per essere valida deve essere veloce, questo scoraggia molti anziani dall’intraprendere un programma giornaliero per la paura di cadute e la consapevolezza di non riuscire a sostenere una andatura spedita.
La realtà sembrerebbe invece essere a favore di una camminata anche lenta ma prolungata.