l’esercizio all’interno della Riabilitazione Neurocognitiva rappresenta una fase di apprendimento essenziale.
Partendo dal principio ormai più che dimostrato che il cervello, anche dopo una lesione importante, può recuperare le sue funzioni attraverso quella che viene generalmente definita plasticità cerebrale, l’esercizio rappresenta il modo in cui il terapista stimola il sistema nervoso centrale affinché riesca a riapprendere, a modificarsi, a riattivarsi.
Gli esercizi del Metodo Perfetti vengono generalmente eseguiti a occhi chiusi, il paziente viene istruito sullo scopo dell’esercizio, in quale maniera dovrà eseguirlo, cosa si deve aspettare.
Sono suddivisi in tre gradi, che non corrispondono a difficoltà crescenti ma si riferiscono a problematiche specifiche del paziente, per cui nella stessa seduta esercizi di 1° 2° e 3° grado si possono alternare.
Vengono usati i famosi sussidi ovvero oggetti di diverso tipo con differenti scopi che possono essere usati con livelli di difficoltà molto variabile secondo le caratteristiche del paziente.
Ciò che è veramente importante non è l’oggetto (ho sentito purtroppo racconti di tentativi di imitazione basati su qualche filmatino su youtube, o su racconti di chi ha visto qualche terapia veramente deprimenti) è tutto lo studio che c’è dietro!!
La base della terapia è la Teoria Neurocognitiva: noi possiamo usare qualsiasi strumento/ausilio usato con scopi Neurocognitivi che possa aiutarci a riattivare una funzione o a rendere il paziente consapevole di una percezione o migliorare una particolare sensibilità (tattile, cinestesica) quindi utile a favorire il miglioramento dei processi che si trovano dietro al movimento.
Non si tratta di terapia occupazionale, il nostro obbiettivo è il recupero cerebrale.