Tutto ciò che è necessario sapere sull’ictus (2° parte)

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Approfondimento sull’ictus.

Prevenzione

Il modo migliore per prevenire un ictus è quello di affrontare le cause sottostanti, a tal fine è consigliabile uno stile di vita che preveda una dieta sana, esercizio regolare, il mantenimento  del peso, l’astenersi dal fumo e dall’eccesso di alcolici.

I consigli per una dieta sana e nutriente prevedono il consumo di frutta, verdura, cereali, legumi e moderate dosi di frutta secca; l’assunzione di carne dovrebbe essere moderata, specialmente se si tratta di carne rossa o insaccati, è bene limitare l’assunzione di colesterolo e grassi saturi e ridurre al minimo l’assunzione di sale.

Altre misure adottate per aiutare a ridurre il rischio di ictus includono il controllo della pressione sanguigna, la gestione del diabete e il trattamento dell’eventuale apnea ostruttiva del sonno.

Oltre a questi cambiamenti nello stile di vita, un medico può aiutare a ridurre il rischio di futuri ictus ischemici attraverso la prescrizione di farmaci anticoagulanti o antiaggregagnti.

infine, in casi di recidiva, la chirurgia arteriosa può essere intervenire per risolvere il problema; al momento sono inoltre allo studio ulteriori opzioni chirurgiche che in un futuro potranno fornire ulteriori possibilità al paziente.

 

Tipologie di Ictus:

Esistono tre tipi principali di ictus:

Ictus ischemico: questo è il tipo più comune di ictus. Un coagulo impedisce al sangue e all’ossigeno di raggiungere il cervello.

Ictus emorragico: si verifica quando un vaso sanguigno indebolito si rompe a causa di aneurismi o malformazioni artero-venose (AVM).

Attacchi ischemici transitori (TIA): detti anche mini-ictus, questi si verificano dopo che il flusso sanguigno non riesce a raggiungere parte del cervello. Il normale flusso sanguigno riprende dopo un breve lasso di tempo e i sintomi cessano.

 

Le cause

I diversi tipi di ictus hanno cause diverse. Tuttavia, è più probabile che l’ictus influisca sulle persone se presentano i seguenti fattori di rischio:

 

essere sovrappeso

avere almeno 55 anni

una storia personale o familiare di ictus

uno stile di vita inattivo

una tendenza a bere molto, fumare o usare droghe illecite

Ictus ischemico

Questo tipo di ictus è causato da blocchi o restringimento delle arterie che forniscono sangue al cervello, con conseguente ischemia. L’ischemia riduce gravemente il flusso sanguigno che danneggia le cellule cerebrali; i blocchi sono spesso causati da coaguli di sangue che possono formarsi nelle arterie cerebrali o in altri vasi sanguigni nel corpo ed essere poi trasportati attraverso il flusso sanguigno  in arterie più strette nel cervello; inoltre depositi di grasso all’interno delle arterie chiamati placca possono causare coaguli che provocano l’ischemia.

 

Ictus emorragico

Gli ictus emorragici sono causati dalle arterie nel cervello che perdono sangue o si aprono.

Il sangue fuoriuscito mette sotto pressione le cellule cerebrali e le danneggia nonché riduce  l’apporto di sangue che può raggiungere il tessuto cerebrale dopo l’emorragia; le rotture possono essere causate da condizioni quali ipertensione, traumi, farmaci che fluidificano il sangue e aneurismi. Gli aneurismi sono debolezze nelle pareti dei vasi sanguigni.

L’emorragia intracerebrale è il tipo più comune di ictus emorragico e si verifica quando il tessuto cerebrale viene inondato di sangue dopo  la rottura di un’arteria cerebrale.

L’emorragia subaracnoidea è il secondo tipo di ictus emorragico ed è meno comune. In questo tipo di ictus, il sanguinamento si verifica nella zona tra il cervello e i tessuti sottili che lo ricoprono.

 

Attacco ischemico transitorio (TIA)

I TIA sono diversi dai tipi precedenti perché il flusso di sangue al cervello viene solo brevemente interrotto. I TIA sono simili agli ictus ischemici in quanto sono spesso causati da coaguli di sangue o altri coaguli.

I TIA dovrebbero essere considerati come emergenze mediche, anche se il blocco dell’arteria e i suoi sintomi sono temporanei; essi  fungono da segnali di allarme per i  futuri ictus e indicano che c’è un’arteria parzialmente ostruita o una fonte di coaguli nel cuore.

 

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), oltre un terzo delle persone che hanno un TIA subiscono un ictus maggiore entro un anno se non hanno ricevuto alcun trattamento. Tra il 10 e il 15 per cento delle persone avrà un ictus maggiore entro 3 mesi da un TIA.

Sintomi

I sintomi di un ictus appaiono spesso senza preavviso.

I principali sintomi di ictus sono:

confusione, (compresi problemi di linguaggio e la comprensione di questo)

mal di testa, possibilmente con alterazioni della coscienza o vomito

intorpidimento o incapacità di spostare parti del viso, del braccio o della gamba, in particolare su un lato del corpo

problemi di visione in uno o entrambi gli occhi

difficoltà a camminare, tra cui vertigini e mancanza di coordinamento

Gli ictus possono portare a problemi di salute a lungo termine. A seconda della rapidità con cui viene diagnosticato e trattato, un individuo può sperimentare disabilità temporanee o permanenti all’indomani di un ictus.

 

Oltre alla persistenza dei problemi sopra elencati, le persone possono anche sperimentare quanto segue:

 

problemi di controllo della vescica o dell’intestino

depressione

dolore alle mani e ai piedi che peggiora con i movimenti e le variazioni di temperatura

paralisi o debolezza su uno o entrambi i lati del corpo

difficoltà a controllare o esprimere emozioni

I sintomi variano e possono variare in gravità.

 

Questi campanelli d’allarme sono un modo per ricordare i segni dell’ictus e possono aiutare a identificarne l’insorgenza:

 

Faccia in giù: se la persona cerca di sorridere, un lato del viso si abbassa?

Debolezza delle braccia: se la persona cerca di alzare entrambe le braccia, un braccio si sposta verso il basso?

Difficoltà del linguaggio: se la persona prova a ripetere una frase semplice, il suo discorso è confuso o strano?

È ora di chiamare il soccorso: se si osserva uno di questi segni, contattare i servizi di emergenza.

Più velocemente una persona con un sospetto ictus riceve assistenza medica, migliore sarà la sua prognosi e meno probabile sarà sperimentare danni permanenti o morte.

 

Diagnosi

I segni di un ictus richiedono cure mediche immediate.

L’insorgenza di ictus è rapida ed è fondamentale la  repentina e corretta diagnosi, ottimale sarebbe entro 3 ore  dalla comparsa dei sintomi.

Esistono diversi tipi di test diagnostici che i medici possono utilizzare per determinare quale tipo di ictus si è verificato:

Esame fisico: un medico chiederà sintomi e anamnesi, effettuerà l controllo della pressione sanguigna, esaminerà le arterie carotidi nel collo ed i vasi sanguigni nella parte posteriore degli occhi per verificare la presenza di segni di coaguli.

Esami del sangue: un medico può eseguire esami del sangue per scoprire quanto velocemente si verificano i coaguli, i livelli di particolari sostanze nel sangue, compresi i fattori della coagulazione e se è presente o meno un’infezione.

TAC: una serie di raggi X può mostrare emorragie, ictus, tumori e altre condizioni nel cervello.

Scansione MRI: onde radio e magneti creano un’immagine del cervello per rilevare il tessuto cerebrale danneggiato.

Ultrasuoni carotidi: un’ecografia controllerà il flusso sanguigno nelle arterie carotidi e verificherà se è presente una placca.

Angiogramma cerebrale: alcuni coloranti verranno iniettati nei vasi sanguigni del cervello per renderli visibili sotto i raggi X. Questo darà una visione dettagliata del cervello e dei vasi sanguigni nel collo.

Ecocardiogramma: creerà un’immagine dettagliata del cuore per verificare eventuali fonti di trombi che potrebbero aver viaggiato nel cervello per provocare l’ ictus.

 

Trad. dall’originale by Dr. James McIntosh on Medical News Today

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